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lunedì 9 maggio 2011

Visionario per alcuni, sognatore per altri

“Ci sono altre fermate prima della nostra?”
“No è la prossima…in effetti e meglio se ci avviciniamo all’uscita…”
“era ora!.. questo viaggio non finiva più”
Il professor B. falsamente assorto nella lettura delle “Lettere di Abelardo ed Eloisa” Ascoltava divertito i due ragazzi che annoiati si accingevano a lasciare lo scompartimento del treno.
“Siamo in arrivo alla stazione di T.” urlava, anzi meglio, gracchiava il vecchio autoparlante!
“alleluja!” Uno dei due ragazzi in risposta all’antico megafono.

Il professore si ritrovò solo nello scomparto. “Forse ora mi metterò a leggere veramente un poco di libro” pensò mentre fuori la giornata volgeva al termine.

Il treno si fermò, cigolio di porte che si aprono, rumore di gente che scende, rumore di gente che sale, cigolio di porte che si chiudono, un forte sbuffo dai freni del treno ed ecco che la stazione scivola via mentre il treno riprende il suo cammino.

“Scusi è libero?” una voce di ragazza interruppe la lettura del professor B. che era in realtà cominciata da poche righe.
“Certo prego accomodati!”

“che corsa! Sa stavo per perdere il treno!” aggiunse la giovane donna.
“oddio ma lei sta leggendo! Scusi se l’ho disturbata!”
“non preoccuparti! Anzi ci terrei a presentarmi! Sai condivideremo un viaggio! Saremo compagni! Non trovi sia una cosa stupenda?”
Tese una mano alla quantomeno stupita ragazza: “sono il professor B., insegno all’università di G. vivo a T.”
“piacere mio , C. lavoro a T. ma vivo a F.”
Rispose divertita C. che trovava sempre più stimolante la compagnia del professor B.
“ma chiedo scusa professore…se lei insegna a G. ma vive a T., come mai non e sceso dove io son salita? Non è forse diretto a casa? Se la mia domanda non le reca disturbo!”
“son felice che tu me lo chieda! Io sto andando…da nessuna parte.”
“prego?”
“si da nessuna parte!Mi stai dicendo che non ci sei mai stata?”
“come posso esserci stata da nessuna parte?” rispose ponendo una questione la ragazza.
“ E’ quel posto in cui ci vai ma non ci sei.Dovresti andarci un giorno.”
Disse il professore mettendo in scena la classica mimica di colui che si rilassa portando con ampie circonduzioni le mani dietro la nuca intrecciando sul finire delle due circonferenze otto dita su dieci.

“E tu signorina C.? dove stai andando?
“Io? Beh semplicemente vada a M.”
“Capisco. Buon per te!”
Disse il professore.
“le dispiace se tiro la tendina le luci di fuori mi danno un po’ fastidio e vorrei dormire…è stata una dura giornata al lavoro oggi…sempre se non le da fastidio divedere lo scompartimento con una dormigliona!”Chiese la giovane donna.
“no fai pure!” mentì sorridendo il professor B. Che tornò alle lettura del suo libro.

La ragazza prese sonno in un attimo…il professore guardò il suo orologio (che credetemi, non aveva lancette ne numeri! Cari lettori), prese la sua vecchia borsa di pelle, ci mise il suo libro (senza curarsi di tenere il segno) e si alzò. Silenziosamente scivolò fuori dallo scompartimento e si infilò in quello subito successivo, totalmente libero.
Prese posto vicino al finestrino e rimase a fissare il mondo che veloce scorreva al di là del vetro. Sorrise, nuovamente, e per un attimo si concentro sulla sua immagine riflessa, occhiali, pelle leggermente abbronzata e capelli bianchi. Poi tornò sull’esterno gustandosi il suo viaggio.

8 commenti:

  1. Che idolo il professor B.!!
    (percepisco un latente desiderio di treno senza meta...,...coming soon!)

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  2. N N N

    tre no senza metà.....

    non essendo una perona ripetitiva... :|

    le incursioni dell'autore RULLANO!!!

    me piasce!!!!

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  3. Il tuo personaggio, se non mi avessi detto che è reale, sarebbe stato per me una tua stupenda costruzione mentale. (anche il racconto, con le sue T. e le sue G. è molto originale!)

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  4. Ale... facciamo come la signorina!!!!

    andiamo a M. ?

    :D

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Molto Pippo anche il questo racconto. molto glamour l'idea della non destinazione,
    lo hai mai fatto tu?
    dico, di non andare da nessuna parte?
    o solo il professor b.?

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  7. sinceramente: m'ha lasciato una confusione mistica.
    urge spiegazione.
    orologio senza lancette. meta=non meta.
    Voluto o meno, il racconto in sè e il rafforzativo dei nomi monchi, è un paesaggio che evoca. spiritualitè.

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