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domenica 24 luglio 2011

il più bello

Dedicato agli ordinari folli della mia vita

Entrarono in casa con sguardo truce. Gli strumenti del loro sporco mestiere erano in borsa. “Capelli corvini e giacca uguale” anche se la giacca non c’era e i capelli neppure. una missione li attendeva e loro erano disposti a dare il massimo, non si sarebbero fatti intimidire.
Lui apre la sua borsa e mi guarda con fare di sfida mentre i capelli di lei, rossi si, questa volta, mi sfioravano. Gridolini di eccitazione per l’inizio del misfatto. E io impotente ad aspettare su quella fottuta sedia il destino che avevo tanto voluto rifuggire. I primi scatti, scattosi e scattanti, il rumore del clic di quel dito malefico che tanto sembrava ripudiarmi. E poi... e poi quel suono, fastidioso, irritante, spaventoso. Prima non lo vedevo ma poi quella macchina infernale con quei puntini rossi e quei strani numeri dall’uno al tre fecero capolino da dietro l’orecchio. Che cosa avranno significato? Perché volevano farlo?
In fondo mi ero anche impegnato. Non andavo bene così e allora mi sono schiarito il carattere, sono diventato più puro, ho assorbito il calore attorno a me più che potevo, ho cercato di essere migliore e nulla, nulla è servito. Io sono il più bello di tutti, in mezzo a tanti il più solare, sincero. Ti impegni tanto in un progetto, ci credi e porco mondo alla fine ti lasciano così, senza una spiegazione. Sono circondato da una massa di stolti, di ignobili a cui andrebbe tagliata la vita, ma io? perché io? Il più bello, il più bravo? Il terrore mi sta trafiggendo e non ho potere, non posso scappare, sono fottutamente legato a questa vita. Aiutatemi!!!!!!!!!!sono troppo bello per morire.. vi prego!
Il rasoio intanto si avvicinava e il capello più bello di tutti finiva la sua vita così, spezzato solo per un giorno di ordinaria follia. Nessun grido al vile taglio del capello più bello, nessun urlo di dolore, corpo sanguinante o lacrime. Solo un flebile volo di qualche secondo per cadere nell’anonimato di altri simili, suoi simili. Un istante e il capello più bello era diventato un capello in una massa anonima e scialba.
Ma non aveva sofferto, non aveva voce.

2 commenti:

  1. I capelli..... sono una banca dati di tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi anni, le sostanze cui siamo stati esposti o ci siamo esposti, e se conservassero anche le emozioni?

    nei momenti di stress si perdono piu' capelli, secondo me Giuli hai scoperto che ogni capello ha una silenziosa coscienza, ed alcuni si lasciano cadere quando non ce la fanno piu' a sopportarci:D

    p.s. bello de Andre'! e bello il racconto!!!!!!

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  2. grazie pippo... hai colto tutte le sfumature.. bacio

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