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lunedì 21 marzo 2011

Promesse da marinaio

Assorto nella contemplazione dei giochi del vento sulla suerficie dell’acqua capì che avrebbe rotto anche questa ennessima promessa.
Non sarebbe tornato da lei.

E il sole sulla sua pelle.
Era un bugiardo schifoso.
Era un marinaio.
Le due cose sembravano combaciare all’interno del celebre luogo comune.
Aveva promesso alla sua donna che sarebbe tornato da lei.
Le aveva promesso invano. Era evidente.

I vestiti induriti dal sale e il sole sulla sua pelle.
La prima volta che l’aveva incontrata le aveva giurato che era l’unica.
Ridevano sulle leggende che un marinaio avesse un’amante in ogni approdo.
Si sa che la leggenda sfiora la realtà, gioca con la realtà, si confonde con la realtà è una visione della realtà.

All’orizzonte solo mare, i vestiti induriti dal sale e il sole sulla sua pelle.
Le aveva giurato che l’avrebbe sposata. Appena avesse potuto.
Appena il lavoro lo avesse permesso.
Sono passati cinque anni.
Lacrime che si asciugano su cameratismo scurrile.
Avversione al matrimonio sbandierata sottocoperta.

La gola riarsa, all’orizzonte solo mare, i vestiti induriti dal sale e il sole sulla sua pelle.
Spesso le diceva che l’amava.
La sola al mondo per cui avesse mai provato questo amore.
Le frasi d’effetto, la dolcezza e le carezze.
Standardizzazioni, scritte su pagine bianche di un qualche manuale archiviato nel suo cuore di pietra.
E lei forse sciocca, anzi no ingenua. Lo amava quel pezzo di merda.

La zattera che affonda nell’acqua, la gola riarsa, all’orizzonte solo mare, i vestiti induriti dal sale e il sole sulla sua pelle.
Lei lo piangerà. Questo è certo. E’ scritto.
Lo ricorderà sempre.
Il suo amato, strappatogli dall’oceano impetuoso. Dall’acqua senza Dio.
Ma ci volesse un’eternità, riuscirà a dimenticarlo.
Come merita lei. Felice una volta per tutte.
Come merita lui Sepolto in fondo mare, divorato dai pesci.

L’ultimo pensiero sconnesso e il buio, quello definitivo, la zattera che affonda nell’acqua, la gola riarsa, all’orizzonte solo mare, i vestiti induriti dal sale e il sole sulla sua pelle.

8 commenti:

  1. GRANDE!

    ci vedo il mare e le onde nel tuo ripetere l'inizio della frase con un'aggiunta alla volta

    vero o no, hai descritto un grande amore in una quarantina di righe!

    Tiro mancino solito, tre volte ho dovuto leggerlo.

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  2. che salsedine pips!
    mi son dispersa nell'infinito oblio della salsedine, sopra, in fronte e sotto il mare.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. bhe ma Ana... hai visto come ha giocato sulle incomprensioni in amor, i luoghi comuni, l'insicurezza del cuor?

    il Pippo B. qua ha spaccato la noce di cocco sull'isola deserta del cuor e ci ha mostrato mani piene di polpa molle che c'è all'interno di ognuno di noi...

    Suggestivo Pippo suggestivo!!

    mi fai capire quanto ho le 'recchie insensibili al cuore della gente nel mondo! la gente ti puo' dire una cosa una volta, perdi significati nascosti, le persone dovrebbero essere libri, oltre che persone, ma non basterebbe una vita per leggerne uno...

    e allora siamo tutti quell'uomo in fondo al mare

    Dannazione Pippo... :D le persone non sono scritte in lingue a noi madrelingue!

    6-1-Genio!!!!

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  5. Grazie Pippo. Da un altro Pippo sempre animalesco. Chi vespa ronzante, chi orso post letargo.

    Ps. è primavera.

    La prima dell'Atelier letterario

    Lunga vita al circolino!

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  6. LUNGA VITA AL CIRCOLINO! insieme nel sentierino delle parole!

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  7. beh..
    forse perchè non me l'aspettavo, forse perchè divora e succhia temi a me attuali, forse che m'hai veramente sorpreso, maledetto le pips.
    a mio avviso, più di tutti, dimostri dimestichezza tra le vesti letterarie.
    Qui per esempio, hai fatto della poesia lucida.

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  8. sono commossa;
    punto e virgola
    e poi a capo...
    siente tutti degli imbuti di idee. la bocca dell'imbuto è larga, la filtrazione stretta e personale. [ci stiamo assaggiando con mucho gusto!]
    vvb

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