L'incipit della settimana

ELABORATO TESTUALE DI TOT PAROLE: "L'antico vaso andava salvato"
STRINGA AUDIOVISUALE DIGITALE PROVENIENTE DA QUALCHE SERVER: "Youtube"
RETTANGOL CARTPLASTIC CONN'IMMAGIN STAMPAT QUAS BEN:"Perdita di tempo"
Ctrl+c, Ctrl+v, STAMP-E-PORT-LE-FOGL:"Glutammati sto sodio"

sabato 26 marzo 2011

io sono buono,io



Assorto nella contemplazione dei giochi, Leonardo con il naso appiccicato alla vetrina del negozio di giochi più grande di tutta la città, urla eccitato al padre: “ voglio questo, e quello!! papà guarda!! non è meraviglioso quel mostro con le zanne? Lo voglio, papà lo voglio! Io sono bravo papà, vero? Ho fatto il buono quest'anno, io. Lo ha detto anche la maestra Elisa. Io sono stato buono, io.”

“Si Leo, ora basta dai andiamo!”

Leo ha 13 anni, gli occhiali tondi, e un sorriso circolare.

“ papà tu mi credi vero? Io sono buono, io. Sono gli altri bambini che mi fanno diventare cattivo, quando mi buttano per terra le matite. Io li odio papà, io. Sopratutto quando li sento così ridere, ridono così forte.. sono loro i cattivi papà vero? Sono loro. Loro ghignano, e la maestra li sgrida sempre, sempre papà. Me lo prendi quel mostro? Me lo compri? Quelli sono proprio cattivi, mi tirano i capelli. Urlano : sei un mongolo, sei un mongolo! Papà cosa vuol dire mongolo? Tu non mi hai mai chiamato così.. è una parolaccia vero? Questa parola li fa ridere cosi tanto. Poi papà sono andato dalla bimba con le trecce, quella bella, ti ricordi papà? E io, io ero felice, perchè lei mi parlava. E' l'unica che mi parla, sai papà? Non sempre, ma a volte mi parla, dice che gli altri sono dei cretini e che io non sono un mongolo. Io non sono un mongolo,io.. ma che vuol dire papà? Io, io.. io sono come gli altri, vero? Anche se non prendo bei voti, io non sono uno stupido. Io so disegnare con tutti i colori dell'arcobaleno, sono belli i miei disegni dice la maestra Elisa! Io sono bravo, io sono bravo. Papà mi compri il mostro con le zanne? Al buio si illumina! “.

Il papà di Leonardo spegne la sigaretta con la punta delle scarpe, e sorride tristemente alle richieste del figlio. Lo prende per la mano, entra nel negozio di giochi più bello di tutta la città.

“ Salve, vorrei il mostro con le zanne che è in vetrina. Quanto costa?”

“ si si, il mostro in vetrina, quello verde con le zanne. Sono stato buono quest'anno, sai? Il papà me lo regala come premio! Io sono buono, io.”

La commessa sorride, e affonda gli occhi nel volto del padre. Il padre sorride di nuovo, tristemente.

“Ma certo! Lo prendo subito! Costa 20 euro, ma scontato sono 13.50”.

Avvenuto lo scambio soldi-premio, Leonardo si precipita fuori a far vedere il regalo a tutti i passanti.

“ Dai Leo, andiamo !, ti ricordi cosa aveva detto il dottore? Che passerai un po' di tempo alla casetta. Ci saranno tanti amici a cui potrai far vedere il tuo nuovo gioco, sei contento?”

“ Cos' è questo posto papà? Vieni anche tu con me vero? Io sono stato buono, io.”

“ No Leo, te l'ho già detto che io non verrò ma ti verrò a trovare tutte le settimane,ogni mercoledì promesso.”

“ Papà mi porti li perchè ho picchiato quei bambini cretini? Lo sai che mi prendevano in giro: mi urlavano mongolo, mi rubavano i giochi, mi tiravano i capelli.. io non volevo farli del male, io. Solo, solo che non ne potevo più, io. E cosi gli ho lanciato il punteruolo in faccia, a quei cretini. Io sono buono,io.”

“ Lo so Leo, andiamo ora. Sali in macchina.”

Il padre guidava piano, con lo sguardo sulla strada e la mente spenta.

Leo intanto spruzzava di felicità giocando con il mostro verde dalle grandi zanne.

La casetta si appoggiava in uno strato di cimento appena fuori la città. Padre e figlio, vi giungono con consapevolezze diverse.

“ Ora vado Leo. Farai il bravo, non è vero?”

“ Io sono buono, io.”

“ Dammi un abbraccio, ometto.”

“Quando torni papà?”

“Presto,Leo. Ogni mercoledì lo sai.”


Leo ora ha 45 anni, le rughe sul volto e occhiaie scure. E il papà non è tornato da più di 176 mercoledì ormai. Leo gioca con il mostro verde dalle grandi zanne. “ io sono buono, io. Il papà domani viene. Si si domani è mercoledì e il papà viene perchè io sono buono, io.”

Ogni mercoledì il papà di Leo prima di andare alla casetta comprava mostri fosforescenti, teatrini di marionette, treni di legno, macchinine telecomandate, e quant'altro al negozio di giochi più grande della città si poteva acquistare.

La camera di Leo alla casetta era diventata il parco giochi più bello della città, c'erano giochi divertenti per bambini di qualsiasi età.

Tutti i bambini della casetta saltavano in braccio a Leo che li faceva giocare, li faceva fare le capriole e li faceva usare i giochi della sua stanza. Leo raccontava a loro le storie di batman, peter pan e spiderman. I bambini consideravano Leo il più grande super eroe di tutta la storia dei supereroi. Il 45 esimo compleanno di Leo fu una festa piena di palloncini colorati, e tutti i bambini sorridevano frenetici. Tutti, nessuno esente dal sorriso. Gli regalarono un vestito da super eroe lucido e meraviglioso. Leo era felicissimo. Quella stanza era la stanza più bella della casetta, un bazar ludico e pieno di allegre risate.

“ Io sono buono, io “ diceva Leo indossando il suo vestito da super eroe . “Io sono buono.”

4 commenti:

  1. spettacolo...

    Minchia se mi hai commosso con 'sto racconto!!!!
    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. è un super eroe alla fine!lhappy end ci fa spingere all'indietro le lacrime.. te l'ho detto pippo, sei troppo buono per evitare la commozione e per la fare il barista! p.s un avviso al pubblico: il magnanimo pippo vespa già alle sei e mezza offriva grappa gratuitamente, tu sei buono, tu!

    RispondiElimina
  3. hahahahah, non hai visto al banchetto mailinlist!!!

    RispondiElimina
  4. Questo racconto è un masterpiece di tutta la produzione del circolo sinora ottenuta!
    Pippo è il barista che tutti i clienti vorrebbero avere davanti!
    Il problema è la sua grappa, fatta solo per gole di fuoco.

    RispondiElimina