L'incipit della settimana

ELABORATO TESTUALE DI TOT PAROLE: "L'antico vaso andava salvato"
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RETTANGOL CARTPLASTIC CONN'IMMAGIN STAMPAT QUAS BEN:"Perdita di tempo"
Ctrl+c, Ctrl+v, STAMP-E-PORT-LE-FOGL:"Glutammati sto sodio"

giovedì 4 agosto 2011

SPENSE LE CANDELINE E DESIDERO' DI...

Chissà di cosa stai parlando. Ormai non ti sto più ascoltando da almeno mezzora. Ma come potrei fare diversamente? La tua voce è così insopportabilmente bassa e altalenante. Le tue mani, così impaurite e quasi tremolanti, perchè poi? Cosa dovrai mai dirmi di tanto importante? Dovresti sembrare tenero, forse romantico? Dovrebbero impietosirmi i tuoi occhi incollati alla tovaglia? La tua gamba che trema sotto il tavolo, i tuoi capelli spettinati, le mille volte chi li hai nervosamente arruffati con la mano?
E' inutile che ti mordi il labbro, che guardi a destra e a sinistra sorridendo in quel modo ebete. Chissà quale fantastica novità avrai da offrirmi! L'ennesimo viaggio di lavoro, l'ennesima trasferta di settimane nella sede più importante del paese più importante. E io? Dovrei essere ancora felice? Dove sono io in tutto questo? A casa ad aspettarti giusto? A casa a sognare il tuo ritorno....senza domande, senza pensieri, senza dubbi.
Dio, quanto sei lontano dalla verità...
Vorrei poterti dire quello che sento davvero. Vorrei che tu sapessi perchè non riesco a parlarti, perchè ora che ti ho davanti a me ogni parola che dici non ha senso. Sento solo il suono della tua voce incastrarsi fastidiosamente tra il rumore delle stoviglie sui piatti. E questa musica lenta di sottofondo aumenta ogni minuto che passa il fastidio che provo nel guardarti. Odio questo rumore, odio questa musica, odio questo posto. Forse per te non è così, forse quello che cerchi di spiegarmi, raccontarmi e farmi vivere in questo tuo racconto su non so bene che cosa non centra assolutamente nulla con tutto quello che sto provando adesso. Ma tanto tu non te lo stai chiedendo vero? Per te è ovvio che io ti stia ascoltando e che non ci sia nulla che non vada...come sempre.
Come sei sicuro di te, come sei altezzoso, arrogante, piccolo. Chissà se ti sei chiesto anche solo una volta perchè non ho mai annuito da quando hai iniziato a parlare! Chissà perchè non hai neppure provato a chiedermi cosa ho fatto ieri. Eh? Guardati... così elegante e impettito. Così canonico e rigido nella tua dolcezza copiata a qualche serie tv del tardo pomeriggio. Non è che per caso mi vuoi dire qualcosa? Perchè questa cena? Perchè questo invito? Tu sei così certo di te, così pieno delle tue potenzialità nascoste che non ti poni neppure il problema di quello che sto pensando vero? Guardami. Sono davvero così poco attraente e interessante per te che non hai neppure il minimo dubbio sulla mia fedeltà. Sbaglio? Io sono tua perchè tu sei mio o qualche stronzata come quelle che mi dici ogni volta che torni. Ancora un fiore, ancora un bigliettino e tutto è risolto senza alcuna domanda. Perchè non me lo chiedi? Perchè non hai il dubbio, perchè non vuoi sapere con chi ero ieri sera? Chiedimelo, sbatti la mano sul tavolo, alzati, dimmi che mi odi e vattene! Ma come potresti anche solo dubitare delle tue immense possibilità? Tu, quello che può avere tutte, quello che per due sere di seguito si nasconde in bagno per rispondere al telefono lasciandomi sola come un idiota in salotto. Credi davvero che non ci arrivi? Credi davvero che sia così accecata d'amore da non rendermi conto? Tu, che pensi di farti perdonare con una cenetta fuori, due fiori e un po' di musica? Tu così falsamente imbarazzato dai tuoi limiti inesistenti.
Sono qui davanti ai tuoi occhi, mi vedi? Ti sto per dire che ti ho tradito, che non sei nulla per me che non ti ho mai amato! Sono qui. Sono davanti a te, sono la stessa che credi essere appesa alle tue labbra in attesa di un sorriso o di un tuo sguardo. Sono qui davanti a questo tavolo, questo vino e a quasta.... torta.

Claudia alza lo sguardo, velocemete scrolla la testa come a voler riprendere il controllo sui suoi occhi e sulle orecchie.

Amore, sei rimasta così stupita? Hai sentito cosa ho detto? Ora hai capito cosa stavo rganizzando in tutti questi giorni eh? Povera, sempre al telefono...beh forse l'avevi capito. Non sono bravo a nascondere le sorprese, e tu lo sai. sono pure andato a chiudermi in bagno! Che scemo... no sai che fatica farmi fare questa torta di domenica. Ma doveva essere tutto perfetto. Gli stessi fiori, lo stesso abito, lo stesso locale, la stessa musica...ricordi? Siamo noi amore mio, non è cambiato nulla! OK sto parlando troppo scusa, come sempre non ti lascio parlare. E' solo che ci tenevo così tanto che fosse tutto perfetto... anche il giorno. Volevo farti il più bel regalo di compleanno... o almeno per me lo è! Io lo so che non sono perfetto, che sono sempre in giro e che quando torno sono stanco. So che ho mille difetti e che dovrei chiedermi ogni giorno come può una ragazza come te voler stare ad aspettarmi ogni sera. Cosi dolce, così bella, così sincera. Ma ora cambierà tutto. Con questo trasferimento nella sede di Roma finalmente sarò a casa ogni sera. Niente più viaggi niente più cene di lavoro niente di niente. Sarà come volevi amore mio, solo noi due. Perchè io sono tuo e tu sei mia. Insieme. Sempre.

Michele prende l'accendino, per lei aveva smesso di fumare anni fa ma fortunatamente ce n'era ancora uno in fondo alla borsa. Accende le candeline con le mani che tremano sempre di forte e mentre alza lo sguardo le avvicina una scatolina di raso blu:

Claudia, M m m m i vvvvuoi sposare?

Lei chiude gli occhi, soffia forte buttando fuori tutta l'aria e l'angoscia che ha in corpo, e desiderando di riuscire ad essere il più credibile possibile spalanca i suoi grandi occhi verdi e sorridendo commossa risponde:

Si, lo voglio.

9 commenti:

  1. Bellissimo! Strutturato davvero bene, è il racconto firmato Cate che mi è piaciuto di più, fino adesso.

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  2. Già, proprio uno dei migliori Kate!
    Poveri uomini, sempre così maltrattati...
    Purtroppo il mondo si divide in: uomini sinceri con donne meschine e viceversa.

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  3. Ah, per trovare una torta di domenica basta andare da Vittorini! :)

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  4. Catartico.....letteralmente catartico, davvero bello cate...!

    Cmq non per polemizzare sugli uomini maltrattati...che lo sono talvolta (e spesso)....ma io personalmente dietro alla caricatura del femminino rischio di essere bombe di paranoia ad orologeria intravedo anche un saggio richiamo alle convivenze, realissime e comunissime, con uomini (strategicamente) incapaci di comunicare, co-mu-ni-care sovente e chiaramente..!!;)
    Ad ognuna poi le sue grane comunicative, se ci vedete uno sfogo, lo è...... :)

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  5. Di sicuro è il racconto che ha creato più polemiche... dopo la lettura si è rischiata la litigata di gruppo con conseguente terapia-sfogo!
    grazie a tutti davvero!!!! mi mancherete...:-(
    ps. concordo sullo strazio della non comunicazione!

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  6. ragazze, fossimo sinceri...

    le vostre paranoie sarebbero esponenzialmente incrementate...

    es.

    Uomo:"che bene che ti sta questo vestito!"

    Donna:"oddio sono ingrassata!"
    "mi ha fatto un complimento, ha combinato qualcosa"
    "non è la prima volta che lo metto, non mi guarda mai con attenzione"
    "non si ricorda neanche che lo abbiamo comperato assieme due mesi otto giorni 3 ore 10 minuti 44 secondi fa"

    e via così


    no niente.... lo volevo dire perche'
    per questo staremmo meglio tutti nudi.
    solo che c'e' freddo a volte, risolviamo con il grasso di fi... no foca scusate....

    :D

    chi sa comunicare sa anche fingere, questo racconto ne è l'emblema, infatti e' bello il racconto e brutta la storia:)

    per fortuna l'amaro montenegro pialla queste divergenze di genere, ma finisce subito....

    se volete continuo fino a che non chiedete di tornare al problema comunicativo di fondo che tanto dona pace alle orecchie dei maschietti e da libera azione alle femminucce.

    ciao!

    :P

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  7. p.s.

    fa soffrir l'amor
    ma meno dell'odor

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  8. la non comunicazione maschile.. non tanto sul fatto di non dire o dire qualcosa, ma semplicemente sul fatto di sapersi esprimere! il racconto è bellissimo...ed è bello che vengano fuori questi discorsi grazie ad una bella storia!

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