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sabato 4 giugno 2011

Pizza ad omicidio

“Rispondi, dove sono le caramelle, rispondi!”. L'aria in quella stanza ormai si tagliava con un coltello. “Allora, tirale fuori!” disse la signora Mc Lindsey verso la signorina Faraday. Tutti si trovavano intorno al massiccio tavolo di mogano, a parte uno ovviamente.

Tutto era iniziato con un invito a cena, fra i cinque invitati c'erano i migliori detective in omicidi della Scozia. Il padrone di casa, un ricco scrittore di romanzi gialli, li aveva invitati per una consulenza sul suo nuovo libro. Per non essere disturbato, quella sera aveva congedato la servitù, avrebbe ricevuto lui gli ospiti. Il primo ad arrivare era stato il detective Richmond, il quale incarnava tutti gli stereotipi classici dell'investigatore privato. Lungo trench color panna, cappello a tesa larga in testa e una pipa di radica in bocca. Aveva esordito facendo argute osservazioni sull'enorme villa in cui si trovava, nelle vaste campagne scozzesi, si era poi accomodato nello studio fumando l'aromatico tabacco della sua pipa. Durante una breve conversazione avevano sentito suonare alla porta, era la signorina Faraday con il suo storico ragazzo, nome d'arte Mr. Mistery. Erano conosciuti in tutto il paese come la “Coppia del mistero” poiché avevano indagato con successo ai più intricati casi d'omicidio, dove una componente paranormale la faceva da padrone. Subito dopo era arrivata la signora Mc Lindsey, impellicciata ereditiera che più per noia che per passione, aveva iniziato ad aiutare la polizia nei casi in cui era coinvolta l'alta società. Portava al guinzaglio un piccolo barboncino. Ultimo di tutti, in estremo ritardo sulla convocazione, si era presentato alla porta il trasandato investigatore italo-scozzese, il signor Argentoni.

“Bene, ci siamo tutti. Possiamo trasferirci a tavola” - aveva detto l'importante scrittore - “Come avete potuto vedere, ho congedato la servitù, servirò io stesso la cena. Se ora volete scusarmi, tornerò con gli antipasti”. Si allontanò lentamente mentre gli ospiti prendevano il posto che gli era stato assegnato a tavola.
Passò quasi un'ora prima che i commensali si accorsero dell'incomprensibile mancanza del signor Wheeler, il padrone di casa.

“Dovremmo andare a cercarlo...” disse sospettosa la signora Mc Lindsey “...e se si fosse sentito male? Se si fosse ferito in cucina?”
Argentoni rispose: “In cucina non c'è, sono appena passato lì davanti per andare in bagno”
“Che padrone di casa cafone!” sbottò Mr. Mistery “Ci lascia qui per seguire i suoi affari! Ora vado proprio a dirgliene quattro... Non mi è mai stato simpatico!”
“Stai tranquillo, non ti arrabbiare, avrà dovuto rispondere ad una telefonata importante.” lo ammonì la sua ragazza, accarezzandolo su una spalla. Lui, come se non avesse ascoltato una parola, si alzò, strisciò rumorosamente la sedia sul pavimento e salì le scale che portavano al piano sovrastante.
A quel punto il detective Richmond disse “credo che il signor Wheeler sia antipatico a tutti, a quanto mi è dato di sapere ha pubblicato una storia su ognuno di noi, senza il nostro consenso. Andremo a cercarlo, io mi dirigerò verso la cantina, voi provate altrove.”
Udite quelle parole si alzarono tutti dal tavolo e si sparpagliarono per la casa.
Dopo soli alcuni minuti un grido si alzò dalla cucina, era la signora Mc Lindsey, mentre il suo cane abbaiava in maniera sguaiata. Tutti accorsero il più presto possibile e quello che gli si palesò davanti agli occhi fu agghiacciante per i più. Il signor Wheeler era riverso in un'abbondante pozza di sangue con un coltello da cucina impiantato fra le costole. Proprio in quel momento suonarono alla porta. Richmond disse: “non aspettiamo altri ospiti, chi potrebbe essere?”. La signorina Faraday, ancora un po' scossa gli rispose “forse Wheeler ha visto il suo aggressore e ha chiamato la polizia! Dovremmo andare tutti ad aprire.”
Si spostarono verso l'ingresso ma davanti alla porta non trovarono la polizia bensì un garzone delle pizze con una consegna per il padrone di casa. “Il signor Wheeler ha ordinato una pizza meno di un'ora fa” - disse - “Volevo scusarmi personalmente con lui del ritardo, come sapete la sua casa è molto lontana dal paese”. Prese veloce la parola Argentoni “il signore ora è irreperibile, pagheremo noi la sua ordinazione e gli riferiremo le sue scuse.” tirò fuori una manciata di sterline dalla tasca, prese la pizza e salutò il garzone, chiudendo la porta alle sue spalle. Mr. Mistery allora disse sbattendo i pugni su una credenza “Perché avrebbe dovuto ordinare una pizza se sapeva che lo stavamo aspettando in sala per gli antipasti? Veramente una persona insopportabile!”
“State tutti tranquilli!” gridò la signora Mc Lindsey “è ovvio che l'assassino si trova ancora in questa casa, ed è uno di noi!”
“Io credo che il principale sospettato sia il signor Argentoni” irruppe il detective Richmond “lui è passato dalla cucina all'ora del delitto e non ha un alibi... È lui il colpevole!”
“Come si permette!” gli rispose innervosito l'investigatore di origine italiana “Ci siamo tutti allontanati dal tavolo e nessuno di noi ha un alibi. Potrebbe essere stato chiunque! Consiglierei di calmarci e sederci di nuovo ai nostri posti, per ricostruire tutta la serata.”

La ricca signora Mc Lindsey era la più agitata di tutti “Mr. Mistery è colui che di più lo aveva in antipatia, lo ha detto più volte durante la serata! E la pizza? Cosa c'entra la pizza!”
“Ce l'avevamo tutti con lui! Perché ora ve la prendete con me!” disse deciso Mr. Mistery “Secondo me la pizza è un indizio. Come al solito l'assassino tenta di lasciare degli enigmi per la soluzione del caso.”
“Certo! Ci succede sempre!” disse la signorina Faraday “Io continuerei ad indagare sulla pizza!”
Richmond le rispose: “Ma che scemenza! In cucina c'è un cadavere potenzialmente pieno di indizi! Andiamo a controllare quello!”

Si mossero tutti verso la cucina ma lì trovarono tutto ripulito ed un corpo mancante. “Proprio paranormale! Come nei nostri casi!” gridò la compagna di Mr. Mistery.

Il signor Wheeler a quel punto uscì da un ripostiglio, battendo le mani. “Bravi, bravi! Ora ho una storia interessante per il mio nuovo libro. Un gruppo di detective imbranati che non riesce a distinguere un uomo vivo da uno morto e un po' di salsa di pomodoro dal vero sangue.”. Ridendo fragorosamente si avvicinò alla porta d'ingresso, aprendola. “Potete andarvene tutti ora, non c'è alcuna cena per voi, ma vi ringrazio molto, non avrei saputo cosa scrivere senza la vostra performance di stasera”. Pian piano uscirono tutti dalla casa, in silenzio, un po' per rabbia un po' per vergogna. Argentoni prima che venisse chiusa la porta si girò e disse “...e la pizza? Cosa c'entrava la pizza?”. Il signor Wheeler fece un grande sorriso e disse “Niente, quella è la mia cena. La ringrazio per avermela pagata”.

2 commenti:

  1. Paja 2 - World 0

    al 15esimo minuto del primo tempo

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  2. Vai Paggiagia!! in vantaggio subito al primo quarto d'ora!!

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