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lunedì 9 gennaio 2012

Biancaneve

Aveva fatto del sesso il suo pensiero fisso .. ma non poteva dirsi che ciò fosse colpa sua, perchè lei in quell'ossessione c'era caduta dentro per errore, solo a causa della sua debolezza di fanciulla. Fino ad una certa età Biancaneve era prosperata tranquilla (si fa per dire!) tra una fuga dalla regina cattiva ed un pasto preparato ai sette ometti che vivevano con lei. Presa dalla sua vita piena, non si era mai interessata agli uomini .. ma ciò era anche abbastanza normale considerato che gli unici due tipi di uomini che aveva incontrato nella sua vita erano stati rozzi cacciatori col compito di ucciderla e nani buffi che tutto fuorché la sua sessualità potevano animare. Si potrebbe quasi dire che fino a che il destino non la mosse facendola inciampare dentro un'occasione, lei nemmeno si fosse accorta delle sue potenzialità di donna.

L'occasione arrivò una mattina che lei era a casa a cercare di riassettare il casino che tutti i giorni quei sette lasciavano in casa, prima di andare a lavorare. Stava rifacendo il letto di Eolo, quando suonò il campanello. “Arrivoo!”, gridò dalla camera da letto rispondendo al campanello e si avviò verso la porta intuendo, dal modo di scampanellare deciso, che fosse la postina con l'ennesima raccomandata. Certa com'era di sapere chi era, non si preoccupò di mettersi qualcosa sopra il misero abitino da casa che indossava per i fare i mestieri. Aprì la porta distrattamente, perchè il suo sguardo ero stato attirato da una ragnatela che stava nell'angolo opposto.

“Signorina!” la sua attenzione fu richiamata da una voce che non poteva essere certo quella della postina. Girò di scatto la testa e vide che di fronte a lei, in piedi sullo zerbino stava un ragazzo, un venditore porta a porta. Era già pronta a chiudere la porta al grido di “Nonciservenientegrazie!”, ma lui aveva già messo il piede nella porta per impedirle di chiudere. “Non mi chiuda la porta in faccia, non sa nemmeno cosa voglio proporle. Mi dia solo 5 minuti!”, le chiese lui con una certa indelicatezza. Lei, educata e dolce per costituzione,non potè mandarlo via e così lo fece entrare ma si ripeté mentalmente che sarebbero stati solo 5 minuti perché c'erano ancora sei letti da fare.

“Bene, signorina, vedo che lei è intenta a fare i mestieri di casa. Immagino che per riassettare una casa tanto grande ci metta almeno mezza giornata. Bene, io sono qui per offrirle il prodotto che le cambierà la vita: con Splendor dimezzerà tempo e fatica. Le offro il prodotto che le darà la possibilità di usare meglio il suo tempo: un'ora per la casa e tutto il resto per lei. Cosa le piace fare, per esempio?”. Biancaneve non riuscì ad emettere più che un rantolo: non sapeva rispondere. Il venditore colse l'incertezza della ragazza e la sfruttò per fare l'affondo finale, elogiando tutte le qualità del suo prodotto : “splendor è l’idro-elio-criopulitrice piu potente al mondo che igienizza e lava ogni angolo delle sua casa con la forza del vapore e la delicatezza di una domestica filippina..”

Lei continuava ad annuire senza ascoltarlo e, sempre senza ascoltarlo, firmò il contrattino che sanciva l'acquisto di quel coso.

Biancaneve era al settimo cielo. Non per il suo nuovo Splendor, ovviamente .. ma perchè quell'uomo sconosciuto si era interessato a lei e a quello che le piaceva. Un uomo mediamente bello, spigliato ed alto più di un metro (vivendo coi nani, anche questo le sembrava straordinario) si era interessato a lei. Quella domanda sui suoi gusti, chiaramente, non era altro che una tecnica di vendita da imbonitore alle prime armi.. ma la sua ingenuità ed il suo bisogno di calore umano non le permisero di capirlo.

Nel frattempo il venditore si era avviato verso la porta e le stava tendendo la mano per salutarla, lei si alzò tendendola a sua volta ma mossa da un'energia nuova, quando lui le strinse la mano, lo tirò a sé e gli si avvinghiò addosso. Lui resto impietrito per un millesimo di secondo, ma poi pensò che era stata lei a buttarsi su di lui.. e quindi lui era autorizzato a cedere alle sue “avances”. E poi non era così brutta, quindi perchè non approfittare di tanta fortuna? Biancaneve non sapeva esattamente cosa stava facendo ma l'energia che pulsava dentro di lei la guidava ed aveva capito dallo sguardo del suo partner che stava facendo la cosa giusta. Consumarono il loro rapporto in piedi, appoggiati alla porta fino a quando lui non se ne andò senza nemmeno lasciarle un biglietto da visita. Biancaneve, rimasta sola, si sistemò e si costrinse a continuare i suoi mestieri .. ma la sua vita era cambiata per sempre.

Non riusciva più a stare concentrata su un lavoro a lungo, perchè c'era sempre il ricordo di quel giorno che la assaliva: quando pensava al momento in cui lui era entrato in lei, le tremavano le gambe. Ormai ogni sera prima di dormire cercava di immaginare quello stesso piacere, ma non riusciva nemmeno lontanamente a ricreare quella sensazione così intensa. Non c'era niente da fare, per arrivare dove voleva era necessario che trovasse un uomo.. ma non era semplice perchè dove viveva lei, oltre ai nani e a qualche raro questuante, non c'era molta altra gente.

I mesi passavano ed il desiderio la consumava, ma non c'era mai l'occasione o la compagnia giusta per soddisfare la sua ossessione e placare il suo pensiero. Il suo tormento era ogni giorno più insostenibile,la spingeva a fare cose assurde: una mattina che stava in giardino a fare il bucato, si era messa a fare pensieri osè anche su Brontolo. Per fortuna fu distolta dal suo pensiero da una vecchia che se ne andava in giro regalando mele rosse. Lei non aveva per niente fame, ma pur togliersi dalla testa quell'idea sul nano prese una mela dalla vecchia e l'addentò.. la mela era buonissima ma lei, che era troppo stordita dai suoi pensieri, se la fece andare di traverso e stramazzò al suolo.

I nani la trovano in giardino quando tornarono per cena: non rispondeva agli stimoli, ma non sembrava morta. Era davvero un mistero quello stato catatonico in cui l'avevano raccolta ed infatti la notizia si sparse in fretta, arrivò anche qualche troupe televisiva locale. Fu proprio grazie ad un servizio al telegiornale che il principe, un ragazzotto dal sangue blu al quarto anno di medicina, ebbe notizia della cosa. Incuriosito e spinto dall'interesse scientifico per un caso tanto strano il principe si recò a casa dei nani. Come in una visita in ambulatorio, il principe volle scrutare le pupille della malata per verificarne la reattività e quindi si chinò sulla povera Biancaneve, proprio a pochi centimetri dal suo viso. Il naso di Biancaneve si animò, tutte le sue papille fremettero: aveva finalmente percepito l'odore di un uomo su di lei. Biancaneve si alzò di colpo dal letto su cui giaceva come fosse stata miracolata, baciò il suo salvatore.. e dopo pochi mesi lo sposò. Solo così sarebbe stata certa di avere sempre accanto un uomo che soddisfasse la sua ossessione.

Anche questa sera Biancaneve è a palazzo e più o meno a quest'ora sta per andare a dormire col suo uomo. Tutto il mondo crede (e forse anche qualcuna di noi ha creduto finora) che il loro fosse l'amore da favola: che fregatura.

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