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venerdì 25 febbraio 2011

L'illustre negozio

Il canto del gallo di paglia. Entrai. La stanza era la solita, oggetti ovunque in un disordine perfetto, libri accatastati, una pipa mai fumata, un tappeto rattrappito e infreddolito dal tempo.. e lui sempre al solito posto, alla solita sedia in vimini di chissà quale epoca e storia.
Mi piaceva andare a trovare quel vecchio perchè era proprio come vorresti che fosse un vecchio, affascinante, enigmatico e burbero, con la barba bianca e gli occhi azzurri, lo sguardo vivo e le membra morte.
Mi avvicinai quasi saltellando, pronto a sentire la nuova storia di oggi. Il vecchio mi gelò in un istante, come se con i miei passi avessi bloccato il suo illustre pensiero. Il vecchio era lunatico come tutti i vecchi e quindi ben presto mi pentì di essere entrato così spensierato, senza le dovute cautele del caso. Ma ancora una volta mi sbagliai, col vecchio questa era una cosa normale. Lui continuò a guardarmi e borbottò "stupidello di un finto adulto, siediti, fammi una carità e ascolta. quante volte sei stato qui?? No non rispondere, fammi una carità, te lo dico io. almeno 50, le ho segnate su quel legno laggiù! e porca la madonna ti sei mai chiesto cosa vende il mio negozio??! il famigerato negozio il canto del gallo di paglia? certo che no, poveretto mio piccolo uomo.
Io vendo idee. Ma nessuno ormai vuole comprarle, quindi ora mi tocca regalarle, ne ho così tante che se non le racconto mi scoppia la testa. Le mie non sono storie ma idee giovinastro. Quindi siediti e ascolta. Questa è la madre delle mie idee. Ci sono due generazioni di giovani: una che crede che il canto del gallo di paglia sia solo il suono del pupazzo di legno e paglia sulla mensola d'entrata di questo illustre negozio, un'altra che lo sente tutte le mattine, che apre gli occhi e sa che ormai è diventato adulto e le parole pericolosamente rischiano di diventare realtà. Che si indigna e fa del bene comune il proprio, che scruta nei vicini dei nuovi compagni di battaglia. la seconda generazione suona musica davvero,balla la vita ogni giorno e non smette mai di sognare perchè sa cosa vuole raggiungere. la seconda generazione si reinventa ogni giorno e si mette in discussione, cade, ride e piange ad alta voce, guarda indietro per non cadere in avanti e sorride con forza. L'altra generazione ha troppi impegni per svegliarsi e una coltre di ruggine le cade addosso ogni volta che fa un passo finchè non sarà solo un cumulo di se stessa. Questi dicono che il tempo è denaro, che di tempo ce ne è poco e bisogna correre, non importa dove ma correre e realizzarsi e pensare a se stessi perchè noi siamo la cosa più importante. La discussione è lontana e le chiacchiere scialbe sono costanti, il chiacchiericcio è bibbia e la noia giorno.
Ragazzo, sei arrivato al bivio. solo ora puoi scegliere cosa diventare. sei grande abbastanza per diventare adulto. Ora esci da questo negozio e torna solo se sentirai gridare il gallo di paglia"

Il ragazzo uscì, sentì un forte urlo, si guardò intorno, non capiva se proveniva da se o dall'esterno. si voltò e chiese: voi lo sentite?

2 commenti:

  1. :D la soluzione è fingere di essere serio e laborioso e sotto sotto sperare che non scoprano mai la tua seconda vita....

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  2. wow. mauri. mi colpisci, (e colpisci la madunnina). attesa del racconto del canto del gallo di paglia esaudisce tutte le sue attese. wow 2: idea di raccontare idee.

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