L'incipit della settimana

ELABORATO TESTUALE DI TOT PAROLE: "L'antico vaso andava salvato"
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RETTANGOL CARTPLASTIC CONN'IMMAGIN STAMPAT QUAS BEN:"Perdita di tempo"
Ctrl+c, Ctrl+v, STAMP-E-PORT-LE-FOGL:"Glutammati sto sodio"

sabato 9 ottobre 2010

VITA

La vita è bella... anzi bellissima, la vita è strana, è forte e intensa..e queste sono le solite parole del cazzo che si usano per parlare, per dare aria alla bocca, perché in realtà è più facile dire ciò che è già stato detto. La vita è fatta anche di noia, fottutissima noia che ti prende e ti porta alla sconforto, all’insicurezza. Ma forse anche questo è già stato detto. Sono incerta, credo che mi sia permessa un’ulteriore licenza vista la location in cui mi trovo. Quindi ho optato per un racconto vero, anzi contemporaneo, il mio. La mia vita in quest’ultima settimana è cambiata, pochi parlano la mia medesima lingua, posso leggere libri sul bus senza essere disturbata da parole a me troppo affini. Questo è un pregio. Certo è da dire che quando mi parlano stra veloce in stile Tosi con bocca mugugnante e serrata mi immagino una tenaglia per aprir loro la bocca che si infila fra le loro labbra e la apre a dismisura fino a sentirne provenire dei suoni vagamente comprensibili. Da una settimana il mio letto matrimoniale si è trasformato in un lettino per bimbi dai 14 anni in giù, per fortuna la mia altezza mi consente di non uscire fuori col ditino del piede. Da una settimana a questa parte ho un mini quarto, bello, bianco, con l’acqua che entra dal soffitto quando piove molto, non ho le mie foto, né quadri, né altro. Ho una casa piena di gente che parla in inglese e portoghese, ho pochi amici e una università da iniziare. Ho 12 esami, una lingua da affrontare, un corso di erasmus che non mi fanno fare. Ho l’alfama, le camminate, i vecchi con visi enormemente profondi, solcati dal tempo. Ho tutto questo e sono felice. Felice forse è una parola troppo definitiva, sono fiera, a volte un po’ spaventata, tesa sugli spilli, in procinto di conoscere, vivere, fare, parlare e studiare, forse a volte timorosa di annoiarmi, di non fare abbastanza. Ho addirittura una mamma che ha imparato skipe, un padre che mi fa vedere kino e non lui quando mi parla, ho un racconto da scrivere, ho un ragazzo che mi manca e sta faticando a londra per trovare un lavoro. Ecco credo che la mia vita si possa racchiudere in tutto questo. Un biglietto di aereo, un volo, un nuovo inizio, con la consapevolezza degli amici che hai, con la voglia di rimanere qui per sentirne la mancanza e poi tornare per ri- abbracciarli, per una cena natalizia, per gli aggiornamenti, per la gioia di stare insieme. Da qui posso permettermi un po’ di nostalgia e “smelensietà”. Sto vivendo una grande avventura, ma sento che sarete sempre un mio punto di riferimento, amici che nell’ultimo anno sono diventati fondamentali. Quindi grazie. Buona vita e un bacio. Ci vediamo a natale.

3 commenti:

  1. Mi piacciono le cose nostalgiche e smeliense!
    E pure quelle autobiografiche!
    Bello! E grazie per la condivisione delle emozioni! Così in Portogallo mi sembrerà di esserci già stato!:D

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  2. giusto pippo. quindi ora non ha più senso andarci.

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  3. :( pippo ora è triste, molto triste :(

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